museo DE LA ‘ndrangheta, cultura anti mafia: scopriamo il lato positivo con claudio La camera
La ‘ndrangheta è una delle organizzazioni criminali più temute e pericolose al mondo. La sua presenza è radicata in molte regioni italiane, ma soprattutto in Calabria, dove ha origini antiche e radici profonde. Nonostante la sua brutale violenza e il costante tentativo di infiltrarsi nella società, negli ultimi anni si sta facendo sempre più strada una cultura anti-mafia, che cerca di combattere e sradicare questo male attraverso l’arte, la cultura e l’educazione.
Tra le figure che si stanno impegnando in questa lotta, c’è claudio La camera, antropologo e direttore teatrale calabrese. La sua esperienza di vita e di lavoro lo ha portato a essere una voce autorevole nella lotta contro la ‘ndrangheta e a fondare il museo della ‘ndrangheta, che ha sede a Reggio Calabria.
Il museo, nato nel 2014, è un luogo di memoria e di cultura, che vuole far conoscere la storia e le attività della ‘ndrangheta, senza glorificarle ma con uno sguardo critico e informato. Non si tratta di un museo tradizionale, ma di un’esperienza multimediale e interattiva, che coinvolge i visitatori attraverso video, fotografie, testimonianze e oggetti simbolici.
In una recente intervista, La camera ha spiegato che il suo obiettivo è quello di “rompere il silenzio e la paura che la ‘ndrangheta ha imposto nella società calabrese”. Per questo motivo, il museo non è solo un luogo di conoscenza, ma anche di confronto e di dialogo, in cui si organizzano incontri, dibattiti e proiezioni per sensibilizzare la comunità e promuovere una cultura anti-mafia.
Ma il lavoro di claudio La camera non si ferma al museo. Grazie alla sua esperienza di regista teatrale, ha portato in scena spettacoli basati sulla realtà della ‘ndrangheta, come ad esempio “fatture false“, che ha debuttato nel 2017 e sta ancora riscuotendo un grande successo. Lo spettacolo, che si basa su una storia vera, racconta il meccanismo delle fatture false, un’attività illecita molto diffusa nella ‘ndrangheta, che ha il fine di riciclare denaro sporco e di evadere le tasse.
Attraverso la potenza del teatro, La camera vuole far riflettere il pubblico e far emergere la realtà nascosta dietro le attività criminali della ‘ndrangheta, spingendo la società ad agire e a non chiudere più gli occhi di fronte a questo problema.
Il suo lavoro è stato riconosciuto a livello internazionale e il museo ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il prestigioso “European Museum of the Year Award” nel 2018. Ma per claudio La camera, il vero successo è vedere i cambiamenti nella società calabrese, dove sempre più persone si stanno unendo alla lotta contro la ‘ndrangheta e si sta diffondendo una cultura di legalità e di giustizia.
Il suo impegno e la sua passione hanno portato anche alla creazione di un festival internazionale, chiamato “Museum & Legalità”, che si tiene ogni anno al museo e che coinvolge artisti, attori, intellettuali e attivisti da tutto il mondo per promuovere la cultura anti-mafia.
In un momento in cui il fenomeno della ‘ndrangheta sembra sempre più in crescita, è importante dare spazio e visibilità a esperienze positive come quella di claudio La camera e del museo della ‘ndrangheta. Attraverso la cultura e l’arte, si possono cambiare le mentalità e combattere il male della mafia.
Come ha sottolineato lo stesso La camera, “il museo è uno strumento di democrazia e di legalità, perché la cultura è l’unico antidoto alla violenza”. E noi non possiamo che essere grati a persone come lui, che con la loro determinazione e impegno ci insegnano che c’è sempre una speranza di un futuro migliore, in cui la ‘ndrangheta non rappresenti più una minaccia per la nostra società.
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