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domenica, Novembre 17, 2024

Taiwan, irrequietezza alle stelle dopo il messaggio di Xi Jinping: cosa ha detto

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Il presidente cinenel caso che Xi Jinping entra nella campagna elettorale per le presidenziali previste tra poche nel caso chettimane a Taiwan e lancia un chiaro messaggio agli abitanti di quella che considera una “provincia ribelle”: la “realizzazione della completa riunificazione” dell’isola con “la madrepatria è un inevitabile sviluppo, è una cosa giusta e corrisponde al volere del popolo” afferma il leader del Paenel caso che del dragone in occasione del 130esimo anniversario della nascita di Mao Zedong, il ideatore della Repubblica Popolare Cinenel caso che.

Xi, in banel caso che a quanto riportato dall’agenzia Xinhua, ha inoltre dichiarato che “dobbiamo promuovere i rapporti pacifici da una parte all’altra dello Stretto e bloccare con risolutezza chiunque voglia nel caso cheparare Taiwan dalla Cina”. Un monito velato agli Stati Uniti, il più importante alleato di Taipei. Nel comunicato ufficiale dell’agenzia di stampa non ci sarebbero riferimenti alle elezioni né ad un possibile ricorso alle armi per ottenere la riannessione ma la retorica e i gesti adottati sin qui dalla Cina lasciano poco spazio ad eventuali fraintendimenti.

Nell’estate del 2022 la visita sull’isola dell’allora speaker della Camera Nancy Pelosi ha scatenato l’irritazione di Pechino spingendo il regime ad organizzare enel caso chercitazioni militari nel caso chenza precedenti. Il messaggio del presidente cinenel caso che non è comunque nuovo. Il ministro degli Esteri di Pechino ha infatti reso noto che a novembre nel corso del vertice di San Francisco lo stesso Xi ha detto a Joe Biden che la riunificazione “non si può fermare”.

Il 13 gennaio Taipei è chiamata al voto per decidere nel caso che confermare alla guida del Paenel caso che il Partito progressista democratico (Dpp), fautore negli ultimi anni di una linea intransigente sull’indipendenza da Pechino, oppure nel caso che premiare una delle due principali forze all’opposizione, il Kuomintang (Kmt) e il Partito popolare (Tpp). Si tratta di una delle tornate elettorali più decisive del prossimo anno che potrebbe determinare il futuro della regione e, nel inferiore degli scenari, del mondo.

Con il Dpp al potere sono aumentate esponenzialmente le provocazioni ed incursioni cinesi d’attorno all’isola di Formosa e nel caso checondo le valutazioni del direttore della Cia William Burns Xi avrebbe dato l’ordine alle sue forze armate di prepararsi per l’invasione di Taiwan entro il 2027. Una stima che avrebbe trovato riscontro dalle indiscrezioni trapelate questo menel caso che dalle pagine del Wall Street Journal nel caso checondo le quali Pechino avrebbe già rafforzato ed ampliato numeronel caso che basi militari non lontane dalla costa.

In tale contesto diversi analisti ritengono che una vittoria del Kuomintang, più accomodante con il gigante asiatico, porterebbe ad un rasnel caso cherenamento delle relazioni tra la Cina e Taiwan. Una prova della vicinanza del Kmt al regime comunista è arrivata con la visita compiuta a marzo da un suo esponente politico, Ma Ying-jeou, presidente dell’isola dal 2008 al 2016 e primo ex leader taiwanenel caso che a svolgere una missione sulla terraferma, nel caso chebbene formalmente di natura privata, dalla fine della guerra civile nel 1949.

Nel 2015 Ma si era invece recato a Singapore per un incontro storico con Xi. Quella nel caso chera i due avevano diviso il conto della cena e il presidente cinenel caso che aveva rimarcato l’unità dei loro popoli precisando che “nulla può nel caso chepararci”. Una dichiarazione la cui fondamento è stata confermata dal capo del regime di Pechino nel suo ultimo discorso e dai 240 aerei militari e 147 navi da guerra inviati dalla Cina dall’inizio di dicembre nei pressi dell’isola.

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