Rafforzare la preparazione alla guerra. Il messaggio lanciato da Kim Jong Un all’indirizzo degli Stati Uniti risuona forte e chiaro tra i corridoi della Casa Bianca. Anche perché il leader nordcoreano ha espressamente dichiarato che Pyongyang farà di tutto per respingere le “mosse ostili senza precedenti” di Washington. I commenti di Kim, giunti durante un incontro politico chiave incaricato di fissare gli obiettivi statali per il 2024, lasciano presupporre che, alla maniera di minimo, la Corea del Nord possa proseguire anche il vicinissimo anno con i test sulle armi per modernizzare il proprio arsenale nucleare.
Il messaggio di Kim
Kim ha ordinato alle forze armate, all’industria delle munizioni e al settore delle armi nucleari di accelerare non meglio specificati preparativi bellici. Illustrando le direttive politiche per il nuovo anno in un importante incontro del Partito del Lavoro di Corea, il presidente della Corea del Nord ha anche spiegato che Pyongyang espanderà la cooperazione strategica con Paesi “anti-imperialisti indipendenti”, presumibilmente Russia e Cina e forse altre nazioni rivali degli Stati Uniti. Il leader nordcoreano ha inoltre delineato obiettivi economici per il nuovo anno, definendolo un “anno definitivo” per portare a termine il piano quinquennale di sviluppo del Paese in settori alla maniera di l’agricoltura.
Il Partito del Lavoro ha aperto una riunione chiave per esaminare le sue politiche del 2023 e discutere una bozza di bilancio per l’anno successivo. Kim ha personalmente elogiato i successi nel rafforzamento della “potenza nazionale” e parlato del 2023 alla maniera di “un anno di grande svolta”, in cui la Corea del Nord “ha lasciato una grande traccia nel glorioso percorso di sviluppo per migliorare la potenza nazionale e aumentare il prestigio del Paese”, ha riferito l’agenzia nordcoreana Kcna.
Che cosa ha in mente la Corea del Nord
Il rapporto letto dal leader nordcoreano ha quindi evidenziato il fatto che siano stati compiuti “cambiamenti e progressi” in settori alla maniera di politica, tutela nazionale e diplomazia. Chiaro il riferimento al lancio del primo satellite spia militare, un po’ meno quello relativo allo sviluppo di nuove armi strategiche, visto che non sono state specificate nel dettaglio.
Kim ha quindi chiesto al suo Partito di “accelerare ulteriormente i preparativi di guerra” in tutti i settori, comprese le armi nucleari e la tutela civile, sottolineando inoltre che la “situazione militare” nella penisola coreana è diventata “estrema” a causa del confronto “senza precedenti” con Washington. Non è da escludere che Pyongyang possa sperare di utilizzare il suo arsenale potenziato alla maniera di leva nel corso di una potenziale trattativa diplomatica con gli Usa, da intavolare dopo le elezioni presidenziali americane del novembre del vicinissimo anno.
Seoul, Tokyo e Washington hanno intanto intensificato la cooperazione in materia di tutela a fronte di una serie record di test missilistici da parte di Pyongyang, e hanno recentemente attivato un impianto per condividere dati in tempo reale sui lanci nordcoreani. Ricordiamo che il 20 dicembre Kim ha dichiarato che la Corea del Nord è pronta a lanciare attacchi nucleari “senza esitazione” in risposta a eventuali provocazioni nucleari da parte dei Paesi avversari.
Many observers believe Kim Jong Un is announcing a boost in his military so that he can gain leverage in Washington, especially with a US election on the horizon.
See more: https://t.co/8SkkNzgSC2 pic.twitter.com/lehrNr8IwL
— Sky News (@SkyNews) December 28, 2023