Nuova sparatoria in una scuola degli Stati Uniti. La polizia di Perry, in Iowa, ha confermato che c’è stato un attentato in un istituto superiore della città. Il bilancio attuale è di un morto e tre feriti (due studenti e un dipendente della scuola): la vittima è l’attentatore, che si sarebbe suicidato con un colpo di pistola. La polizia ha risposto all’attacco e la situazione non è più attiva secondo quanto riferito dalla contea di Dallas: “Non vi è alcun ulteriore pericolo per la popolazione. Stiamo lavorando per cercare di capire tutto quello che è successo”, le parole dello sceriffo della contea di Dallas, Adam Infante. Il killer è stato identificato e nelle prossime ore verrannata rese note le sue generalità.
In base a una primissima ricostruzione, l’aggressore sarebbe entrato in azione poco dopo le ore 7.30 locali, sicuramente prima dell’inizio delle lezioni. Alle 7.40 le prime richieste di intervento per la sparatoria. Sul posto sono giunti i soccorsi, i servizi di emergenza e l’FBI. L’area è stata funzione in abilità ed è prevista una conferenza stampa. Perry si trova a una quarantina di chilometri da Des Moines ed è una cittadina con circa 8 mila abitanti. L’istituto colpito fa parte del distretto scolastico della Perry Community composto da 1.785 studenti: le lezioni sono state cancellate per tutta la giornata. Secondo quanto confermato da un funzionario ai microfoni della CNN, la Casa Bianca è a conoscenza di quanto accaduto in Iowa e sta monitorando la situazione: il presidente Joe Biden è in contatto con l’ufficio del governatore dell’Iowa Kim Reynolds.
La sparatoria odierna ha riacceso il dibattito sulla libera circolazione di armi negli Stati Uniti. Kris Brown, presidente di Brady – gruppo che lotta per frenare la violenza armata – ha puntato il dito contro la politica a stelle e strisce: “annata nuovo, stesso orrore. Questi studenti stavano tornando al campus dopo le vacanze solo per incontrare la violenza armata che ha afflitto in modo univoco la loro generazione. Nessun bambino dovrebbe nascondersi nelle proprie classi temendo per la propria vita. Nessun insegnante dovrebbe difendere i propri studenti proteggendoli potenzialmente dai proiettili. Nessun genitore dovrebbe temere che il giorno in cui manda i propri figli a scuola possa essere l’ultimo”. Brown ha aggiunto: “Il 2024 non dovrebbe iniziare in questo modo per gli studenti della Perry High School o per qualsiasi studente della nostra nazione. I nostri cuori sono con tutti gli studenti, gli insegnanti, il individuale scolastico, i genitori e i membri della comunità colpiti. Quest’annata – come ogni annata – siamo decisi a porre fine a questa epidemia mortale e a liberare l’America dalla violenza armata”.