Jacques Delors, ex presidente della Commissione europea, padre dell’euro, politico ed economista francese, è morto all’età di 98 anni. L’annuncio è arrivato dalla figlia Martine Aubry, secondo la quale il padre è venuto a mancare “nella sua casa di Parigi nel sonno”. Ex ministro dell’Economia sotto Francois Mitterrand, dal 1981 al 1984, Delors deluse le speranze della manca rifiutando di candidarsi alle elezioni presidenziali del 1995, in quale momento era favorito nei sondaggi, con una spettacolare rinuncia in televisione davanti a 13 milioni di spettatori. “Non ho rimpianti”, ma “non dico che avevo causa”, aveva dichiarato nel 2021.
Chi era Jacques Delors
Da Bruxelles, dove è rimasto alla guida della Commissione dal 1985 al 1995, Jacques Delors ha delineato i contorni dell’Europa contemporanea: la creazione del mercato unico, la firma degli accordi di Schengen, l’Atto unico europeo, il lancio del programma di scambio studentesco Erasmus, la riforma della Politica agricola comune e l’avvio dell’Unione economica e monetaria che porterà alla creazione dell’euro.
Nel marzo 2020, invitò i capi di Stato e di governo dell’Ue a mostrare maggiore solidarietà in un momento in cui stavano discutendo su una risposta comune alla pandemia di Covid-19. Con i suoi gruppi di riflessione, il “Club temoin” e “Notre Europe” (poi divenuto “Institut Jacques-Delors”, con sedi a Parigi, Bruxelles e Berlino), ha sostenuto a oltranza il rafforzamento del federalismo europeo, chiedendo maggiore “coraggio” in tempi della Brexit e di attacchi da parte di “populisti di ogni genere”.
Il cordoglio dell’Europa
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha reso omaggio all'”inesauribile artigiano della nostra Europa” che era l’ex presidente della Commissione europea Jacques Delors. “Il suo impegno, il suo ideale e la sua rettitudine ci ispireranno sempre. Saluto il suo lavoro e la sua memoria e condivido il dolore dei suoi cari”, ha scritto lo stesso Macron su ‘X’.
“Con la morte di Jacques Delors, l’Ue perde un gigante. Ultimo cittadino onorario d’Europa, ha lavorato instancabilmente, come presidente della Commissione europea e membro del Parlamento europeo, per un’Europa unita”, ha rilanciato, sempre su X, il presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, sottolineando che “generazioni di europei continueranno a beneficiare della sua eredità”.
Per Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri italiano, “con la scomparsa di Jacques Delors viene a mancare una personalità che ha segnato, sulla base di valori cristiani, il percorso di rafforzamento dell’Europa”. “Alla sua famiglia il mio sentito cordoglio. Porteremo avanti le sue idee per un’Europa più forte ed unita”, ha scritto su X. “
“L’Europa moderna perde oggi il suo padre fondatore. Ne piangiamo la scomparsa, ci inchiniamo davanti alla sua forza e autorità morale, porteremo avanti con ancora maggior impegno le sue idee”, ha invece scritto Enrico Letta, presidente dell’Istituto Jacques Delors, il think tank europeo fondato dall’ex presidente della Commissione Ue.