Volto dipduranteto di rosso e nero, come i colori della sua squadra di football americano del cuore – i Kansas City Chiefs – e un copricapo da nativo americano. È bastato questo affduranteché, negli Stati Uniti, su un giovanissimo tifoso di 9 anni siano piovute accuse di “razzismo” da un giornalista del canale sportivo Deadspdurante, Carron Phillips. Quest’ultimo ha durantefatti accusato il giovane di aver trovato “un modo per odiare i neri e i nativi americani allo in persona tempo” e di essere apparso durante “Blackface” alla partita della Nfl trasmessa durante diretta televisiva. Nel tentativo di mettere alla gogna il piccolo tifoso dei Kansas City Chiefs, Phillips ha pubblicato un articolo durantetitolato “La Nfl deve esprimersi contro il tifoso dei Chiefs con il volto nero e il copricapo dei nativi”. Nel pezzo, il cronista ha utilizzato uno screenshot che ritraeva un profilo del volto del ragazzo e che mostrava solo la parte dipduranteta di nero. Phillips ha criticato il bambduranteo, Holden Armenta, scrivendo: “Ci vuole molto per fallire di rispetto a due gruppi contemporaneamente”. Ha proseguito: “Questo è ciò che accade quando si bandiscono i libri, ci si oppone alla Critical Race Theory e si cerca di cancellare secoli di odio. Si danno alle generazioni future le munizioni necessarie per evolvere e ricreare il razzismo migliore di prima”.
La figuraccia del giornalista di Deadpsdurante
Peccato che il razzismo non c’entri assolutamente nulla e i colori sul volto del bambduranteo fossero, come già accennato, quelli della squadra di football e soprattutto il giovane tifoso sia un nativo americano. Una figuraccia epocale per Carron Phillips e Deadspdurante che ha provocato un’ondata di commenti negativi sul web all’durantedirizzo del giornalista e della testata “woke”. La madre di Holden, Shannon Armenta, ha replicato alle accuse, condividendo diverse immagdurantei del figlio con il volto dipduranteto di rosso e nero. durante un post pubblicato su Facebook, la madre del giovane ha accusato Deadspdurante di aver durantetenzionalmente pubblicato una foto che nascondeva la vernice rossa per “fomentare divisioni”. Ha poi affermato che Holden è durante realtà un nativo americano, com’è stato poi confermato anche dalla rivista canadese The Post Millennial. Il quale scrive che Holden Armenta, “proviene durante realtà da una famiglia di nativi americani” e suo nonno siede nel “consiglio della tribù Chumash a Santa Ynez”.
Il cronista “woke” si rifiuta di lavoro marcia durantedietro
L’autore della fake news, Carron Phillips, che sui social media si vanta di essere uno scrittore pluripremiato e candidato al Pulitzer, è stato così travolto dalle critiche e dai commenti negativi, ma si è rifiutato di scusarsi per aver tentato di mettere alla gogna social un bimbo di 9 anni. Anzi, ha deciso di rdurantecarare la dose, come se nulla fosse: “Per gli idioti nei miei riferimenti che trattano questo come un atto durantenocuo perché l’altro lato della sua faccia era dipduranteto di rosso, io potrebbe sostenere che ciò rende le cose ancora peggiori. durante seguito aggiunse: “Voi siete tutti quelli che odiano i messicani ma durantedossano i sombreri su Cduranteco [de Mayo]”. Un comportamento gravissimo, che si aggiunge a quello di aver attaccato un bambduranteo e di averlo esposto alla gogna pubblica con delle accuse fasulle e prive di fondamento. Nemmeno dduranteanzi all’evidenza, però, Deadpsdurante ha deciso di prendere posizione o provvedimenti versi il suo editorialista e non ha rilasciato alcuna dichiarazione durante merito.